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Infiammazione cronica silente: il nemico invisibile che danneggia la salute

05-05-2025 23:17

Dott.ssa Giuseppina Basile

Infiammazione cronica silente: il nemico invisibile che danneggia la salute

L'infiammazione cronica silente è un fenomeno sempre più studiato in ambito medico e nutrizionale per il suo ruolo subdolo ma incisivo nello sviluppo

 

L'infiammazione cronica silente è un fenomeno sempre più studiato in ambito medico e nutrizionale per il suo ruolo subdolo ma incisivo nello sviluppo di numerose patologie croniche. A differenza delle infiammazioni acute, che si manifestano con segni evidenti come dolore, rossore e gonfiore, l'infiammazione silente agisce a basso livello, senza sintomi apparenti, logorando i tessuti nel tempo.

In questo articolo approfondiamo cosa si intende per infiammazione cronica silente, quali sono i sintomi indiretti, le cause più comuni e, soprattutto, come l'alimentazione può diventare uno strumento efficace per prevenirla e combatterla.

 

Cos'è l'infiammazione cronica silente?

L'infiammazione è una risposta naturale del sistema immunitario a un'aggressione: un'infezione, una ferita o un agente irritante. Tuttavia, quando questa risposta si attiva in modo continuo e senza una causa evidente, si parla di infiammazione cronica silente.

Questo tipo di infiammazione non causa sintomi acuti evidenti, ma agisce in maniera persistente e sistemica, danneggiando le cellule e i tessuti nel tempo. Può quindi contribuire all'insorgenza di numerose patologie, tra cui:

Malattie cardiovascolari

Diabete di tipo 2

Sindrome metabolica

Steatosi epatica non alcolica (NAFLD)

Patologie autoimmuni

Disturbi neurodegenerativi

 

I segnali da non sottovalutare

Anche se silente, questa infiammazione può manifestarsi con sintomi vaghi e generalizzati che spesso vengono sottovalutati:

Stanchezza cronica e persistente, nonostante il riposo

Gonfiore addominale e disturbi intestinali frequenti

Difficoltà a perdere peso, anche con dieta e attività fisica

Dolori articolari o muscolari ricorrenti

Mal di testa e difficoltà di concentrazione ("brain fog")

Questi segnali, soprattutto se combinati, dovrebbero far riflettere sull'eventualità di uno stato infiammatorio cronico.

 

Le principali cause

Le cause dell'infiammazione cronica silente sono molteplici e spesso interconnesse:

Alimentazione scorretta: diete ricche di zuccheri raffinati, grassi trans, cibi ultra-processati e carenti di nutrienti protettivi.

Stress cronico: l'attivazione continua dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene contribuisce all'infiammazione sistemica.

Sedentarietà: uno stile di vita poco attivo favorisce la produzione di citochine infiammatorie.

Disturbi intestinali: disbiosi e permeabilità intestinale (leaky gut) possono stimolare una risposta immunitaria cronica.

Inquinanti ambientali e fumo: interferiscono con la regolazione immunitaria.

 

La diagnosi: si può davvero "vedere"?

Non esiste un esame univoco per diagnosticare l'infiammazione silente, ma è possibile valutarne la presenza attraverso un insieme di marcatori ematochimici, tra cui:

PCR ultrasensibile (Proteina C Reattiva)

VES (Velocità di eritrosedimentazione)

Fibrinogeno

Ferritina elevata in assenza di anemia

Insulinemia a digiuno e calcolo dell'HOMA-IR

Gamma GT, ALT e AST, in presenza di sospetta steatosi

L'interpretazione di questi dati deve essere sempre fatta nel contesto clinico, affiancata da una valutazione dello stile di vita e delle abitudini alimentari.

 

Il ruolo dell'alimentazione nella prevenzione e gestione

L'alimentazione rappresenta uno degli strumenti più potenti per modulare l'infiammazione a lungo termine. Alcuni alimenti possono accentuarla, altri invece contrastarla efficacemente.

Alimenti pro-infiammatori

Sono quei cibi che stimolano la produzione di citochine infiammatorie e stress ossidativo:

Zuccheri semplici e raffinati

Farine bianche e prodotti da forno industriali

Grassi trans (margarina, snack confezionati, fritti)

Carni processate (wurstel, salumi, bacon)

Bevande zuccherate e alcolici in eccesso

Alimenti anti-infiammatori

Favoriscono il benessere cellulare e la regolazione del sistema immunitario:

Verdure fresche, soprattutto crucifere, a foglia verde e ortaggi di stagione

Frutti rossi e frutti di bosco, ricchi di polifenoli

Spezie come curcuma, zenzero, cannella

Pesce azzurro (sardine, sgombro, alici), fonte di omega-3

Olio extravergine d'oliva spremuto a freddo

Frutta secca e semi oleosi (noci, semi di lino e di chia)

 

Il supporto nutrizionale personalizzato

Ogni persona ha una diversa predisposizione genetica e un diverso stile di vita. Per questo motivo, è importante costruire un piano alimentare personalizzato che tenga conto:

Dei sintomi riferiti

Degli esami ematochimici

Della composizione corporea

Della presenza di patologie o fattori di rischio

In alcuni casi, può essere utile associare fitocomplessi o integratori (come omega-3 ad alto dosaggio, antiossidanti, curcumina biodisponibile), sempre sotto guida professionale.

 

Conclusioni: ascolta i segnali del tuo corpo

L'infiammazione cronica silente è una condizione da non sottovalutare. Sebbene agisca senza sintomi eclatanti, nel tempo può contribuire allo sviluppo di disturbi seri e compromettere la qualità della vita.

La buona notizia è che intervenire è possibile. Un'alimentazione consapevole, lo stile di vita attivo e una gestione efficace dello stress rappresentano strumenti potenti per spegnere l'infiammazione alla radice.

Se ti riconosci nei sintomi descritti o vuoi approfondire il tuo stato infiammatorio, affidati a una figura professionale qualificata. La nutrizione può essere la tua prima vera medicina.

 

Dott.ssa Giuseppina Basile – Biologa Nutrizionista